Di: Sergio Palumbo
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Un castello senza finestre né specchi, una fanciulla prigioniera della paura del suo volto, un carceriere innamorato della sua prigioniera ed un’infermiera che ha un ruolo a diverso a seconda del finale. Sì, perché Amèlie Nothomb di finali ne scrive ben due, completamente diversi ed ugualmente affascinanti. Chi è la vittima e chi è davvero il carnefice? Chi è il buono e chi è il cattivo? L’arguzia della Nothomb nel proporre due diversi finali le consente di poter rimescolare le carte cambiando completamente prospettiva. Il lettore non può essere altro che piacevolmente colpito dall’estro della scrittrice belga.
Ancora una ben congegnata riduzione teatrale edita da Reading Theatre, a firma di Monica Capuani ed Agnese Nano: questa volta tocca a “Mercurio” di Amèlie Nothomb, prolifica autrice ed intrigante personaggio, che le interviste della Capuani in appendice al libro ci consentono di conoscere un po’ meglio.
Scoppiettante e pieno di colpi di scena, il romanzo della Nothomb beh si presta alla rappresentazione teatrale e la scelta di Monica Capuani ed Agnese Nano, anche grazie alla loro bravura, si rivela vincente.
Ancora una volta Monica Capuani dimostra l’efficacia del progetto Reading Theatre: il teatro può essere gustato anche su carta, anzi c’è un fascino ancor più speciale nel “leggere il teatro”.
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