Di: Sergio Palumbo e Patrizia Andriola
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6 marzo 2007. Tutto esaurito al Teatro Augusteo per la data napoletana del tour teatrale di Carmen Consoli. Una Carmen Consoli che dismette la chitarra elettrica per eseguire i suoi brani con arrangiamenti acustici, dimostrando che la sua musica, veicolata dalla sua eccezionale voce, sa essere ancora più potente con un tappeto sonoro più tradizionale.
Lo spettacolo è aperto dalla bravissima attrice Simona Malato, che impersonerà più volte nello spettacolo alcuni personaggi cantati dalla Consoli. La Malato resta sul palco vestita da sposa mentre compare la Cantantessa imbracciando la chitarra acustica, unico strumento che la accompagna nel brano d’apertura “Sulle rive di Morfeo”. E’ un inizio dolce a cui segue l’energia di “Fiori d’arancio” e l’asprezza di “Matilde odiava i gatti”. Il contrabbasso e le percussioni introducono “Il pendio dell’abbandono”, cui seguono “Geisha” e “Sentivo l’odore”, con le dolci note del flauto che accompagnano la Consoli emozionando il pubblico. Gli arrangiamenti colpiscono particolarmente per la loro miscela magica di suoni della tradizione popolare siciliana, con una non troppo vaga tendenza alle sonorità arabe.
Altre forti emozioni aspettano il pubblico durante “Tutto su Eva” e “Maria Catena” ed è molto toccante l’interpretazione di “Questa notte una lucciola illumina la mia finestra”. Segue la splendida “Masino”, durante la quale la Consoli accantona la chitarra ed appare con un tamburello e la Malato corre su e giù per il palco, sempre vestita da sposa, facendo la ruota, togliendo il cappello al violinista e mettendolo al batterista. Sembra una festa di paese che le sonorità siciliane rendono allegra e gioiosa ed è l’ultimo brano della prima parte di concerto, cui segue un breve intervallo.
Dopo la vigorosa “Fino all’ultimo”, Carmen finalmente saluta il pubblico di Napoli, che calorosamente ricambia mentre partono le note di “Per niente stanca”. E’ meraviglioso, poi, il coro dell’Augusteo che canta “Bonsai #1” mentre la Consoli è lontana dal microfono. Le chitarre elettriche fanno un grande ritorno per “Venere”, durante la quale il pubblico si alza in piedi e balla entusiasta cantando con la Cantantessa. Ed il pubblico trattiene il fiato nei secondi di silenzio prima di un finale esplosivo: “Ed è l’unica cosa che mi hai lasciato”. Come eccellente contraltare alle chitarre elettriche di “Venere”, segue la delicatissima “L’ultimo bacio”, che esegue da sola con la sua chitarra acustica. Tutto il teatro si unisce in un solo coro con Carmen. Si vede qualche accendino acceso, ma sono davvero pochi, per il resto le tante luci in sala sono quasi tutte provenienti dai telefonini, dalle fotocamere e dalle videocamere: il segno dei tempi… Sempre solo chitarra e voce, oltre al coro del pubblico, per la sanremese “In bianco e nero”, cui segue l’altrettanto sanremese “Confusa e felice”, con un notevole arrangiamento dove spiccano flauto e percussioni.
Per i bis la Consoli ha sul palco un’ospite d’eccezione: Marina Rei, alle percussioni ed ovviamente alla voce. Ed infatti il primo brano eseguito è “I miei complimenti” della Rei. Carmen e Marina si dividono le strofe cantando insieme “Vorrei cadere”, facendo sciogliere il pubblico. Come finale per questo bel concerto, invece, cantano la canzone popolare siciliana “Malarazza”, che fa scatenare il pubblico cantando “Tu ti lamenti, ma che ti lamenti…”. Dopo aver presentato la band ed i tecnici viene il momento dei saluti, sulle note di “Ciao, amore, ciao” di Luigi Tenco, tra gli applausi di un pubblico caloroso ed entusiasmato per il grande spettacolo della Cantantessa.
Ringraziamo la On The Road Agency per averci concesso la possibilità di essere presenti a questo bel concerto.
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