Di: Redazione
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Un concorso internazionale darà vita al nuovo marchio della Fiera della Casa Designer e architetti nella gara lanciata da Meridiana Fiere e patrocinata dall’ADI per il cinquantennale. Una sezione è riservata agli studenti.
Nascerà da un concorso patrocinato dall’ADI, l’Associazione per il Disegno Industriale, il marchio del cinquantennale della Fiera della Casa. Seimila euro sono messi in palio dall’organizzatore dell’evento, Meridiana Fiere srl, che sta sviluppando per l’edizione dei 50 anni un percorso di qualificazione come evento clou per il design dell’abitare, dopo aver segnato da tre anni a questa parte il rilancio della classica “campionaria” della Mostra d’Oltremare.
Due le sezioni del concorso, il cui termine di partecipazione scade il prossimo 16 marzo: la prima è aperta ai progettisti italiani e internazionali, designer, architetti e ingegneri; la seconda è riservata agli studenti delle facoltà di Architettura, Disegno Industriale, Scienza della Comunicazione e Scuole di Design. Il concorso selezionerà il nuovo marchio/logotipo della Fiera della Casa, e la campagna di comunicazione ad esso abbinata per il cinquantennale della manifestazione. Il bando è disponibile nel sito www.fieradellacasa.net.
Della giuria, guidata da Vincenzo Petriccione, presidente di Meridiana Fiere, fanno parte il presidente di ADI Campania, Claudio Gambardella, Marisa Zuccaro, direttore Tecnico-Architettonico della Mostra d’Oltremare spa, il presidente di Api Napoli (L’Associazione delle Piccole Imprese) Emilio Alfano, il preside della Facoltà d’Architettura della SUN, Concetta Lenza, il presidente dell’Ordine partenopeo degli Architetti. Paolo Pisciotta e il graphic designer Mario Piazza.
La prossima edizione, che porta a 50 le candeline per la più antica delle mostre internazionali che si tengono a Napoli, sarà contrassegnata anche da nuove date: la Fiera della Casa, a partire da quest’anno, abbraccia una formula articolata nell’arco di dieci giorni e due week-end, dal 15 al 24 giugno. Sarà più snella, con un occhio particolare rivolto alla qualità delle proposte ed all’ospitalità del pubblico: gli espositori con le superfici più grandi daranno vita, sulla spinta dell’organizzazione, ad aree-hospitality che abbineranno accoglienza di classe e presentazione dei prodotti e delle soluzioni per l’abitare. Programmi ambiziosi si vanno sviluppando anche sul versante degli eventi, con una crescente attenzione al design di qualità, nell’ambito della collaborazione sempre più stretta con l’Università, che mira a trasformare il Padiglione America Latina in una nuova culla del design industriale partenopeo, una sorta di piccola “Triennale” alla Mostra d’Oltremare.
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