Di: Sergio Palumbo
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Il romanzo di Valentina Gebbia è un noir molto particolare, che prende le mosse da vicende criminali di assoluta attualità, ma sconfina subito nel surreale. Il fuoco grande del titolo allude a una vicenda reale rimasta inspiegata: gli incendi spontanei verificatisi a Caronia.
L’autrice ne fa lo sfondo di una storia che ha come protagonista una restauratrice, la quale opera presso un sito archeologico della cittadina siciliana di Canneto. Qui cominciano a verificarsi strani fatti – comprese delle morti sospette – insieme con il fenomeno degli incendi improvvisi e spontanei, che sembra avere del soprannaturale. La protagonista è certa che il fenomeno sia dovuto a un losco traffico di rifiuti tossici. E’ così o ha ragione il piccolo Manfredi, che pensa agli extraterrestri? O ha ragione sua madre, che tira in ballo il demonio?
La vicenda criminale si intreccia a una storia d’amore e d’amicizia e non ha niente del cupo di certe atmosfere così tipiche del noir classico. I colori della vicenda sono invece quelli iridescenti di una Sicilia sospesa tra cielo e mare, tra realtà e mito, tra la contemporaneità e il favoloso passato di una Magna Grecia rievocata nell’eterna magia del mito amoroso. Lo scarto continuo tra passato e presente, tra realtà e fantasia, conferisce un timbro del tutto originale a questo romanzo.
Link: il sito di Dario Flaccovio Editore – www.darioflaccovio.it
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