Di: Sergio Palumbo
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In “In nome di Dio”, David Yallop aveva ipotizzato – in modo tanto convincente quanto criticato, contrastato e rinnegato dalla Chiesa – l’uccisione di Albino Luciani, Papa Giovanni Paolo I, dopo soli trentatré giorni di pontificato, documentando in modo molto preciso certe collusioni e certe storture che permeavano la chiesa di quei tempi. In particolare, Yallop scrisse della collusione tra lo IOR dell’arcivescovo Marcinkus con i loschi affari di Calvi e Sindona e raccontò di come Albino Luciani, ricordato dai più soltanto per il suo sorriso, fosse in realtà un uomo dalla grande fermezza e decisione ed avrebbe preso, se solo avesse fatto in tempo, decisioni radicali in merito alla corruzione dello IOR, nonché relativamente al pensiero della chiesa riguardo il controllo delle nascite ed altro ancora.
Ad Albino Luciani succedeva Karol Wojtyla – Papa Giovanni Paolo II, la cui morte è stata vissuta con grande commozione dall’intero mondo, cattolico e non, e che ancora oggi si continua ad acclamare come “Santo subito”. In questo libro, “Habemus Papam”, Yallop ripercorre l’intero pontificato di Giovanni Paolo II, a partire dalla morte di Luciani fino all’elezione di Ratzinger, e ne mette in luce tutte le contraddizioni ed i nodi mai sciolti: le decisioni che stava per prendere Luciani furono puntualmente ignorate e Marcinkus e gli altri vertici dello IOR restarono al loro posto; i casi Orlandi e Gregori restano avvolti nel mistero; tanti misteri, inoltre, si inviluppano intorno all’attentato del 1981; restano ambigui i rapporti tra Vaticano e CIA e con Solidarnosh. Tra le tante ambiguità e contraddizioni, resta l’ostinato silenzio (quando non si può dire insabbiamento) del Vaticano sulla miriade di casi di pedofilia e di scandali sessuali che hanno infangato questi ultimi decenni e che hanno visto protagonisti esponenti del clero di vario grado.
David Yallop si conferma come un arguto ed ostinato ricercatore della realtà (di cui offre dati, testimonianze, documenti con la professionalità del giornalista) nonché un abile narratore: i suoi libri sono scorrevoli e piacevoli da leggere, quasi come dei romanzi. Peraltro, sono libri molto forti, veri e propri pugni nello stomaco della coscienza cattolica. La forza di questi libri è rappresentata dall’ostinata ricerca della verità e dalla ferma volontà di mettere a nudo il rapporto ambiguo e contraddittorio tra i princìpi cattolici ed il sempre più forte potere temporale della chiesa.
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