Di: Sergio Palumbo
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E’ questo un giallo particolarmente originale, articolato su più piani temporali: l’antica Roma, la Resistenza italiana, i giorni nostri, in cui una studentessa in archeologia deve svolgere una tesi di laurea sul percorso di un’antica strada romana. Dalle diligenti ricerche della ragazza, che sembrano smentire le tesi di uno studioso di fama che è, peraltro, il suo professore nonché relatore della tesi, nasce un ginepraio in cui misteri antichi e nuovi si aggrovigliano e si proiettano nel passato più lontano e in quello più vicino.
Nella Roma imperiale, come nel drammatico periodo della Resistenza, come nel presente strisciarono le stesse serpi dell’ambizione più spregevole e vile, che induce all’ipocrisia, alla calunnia e al delitto.
Tuttavia il romanzo, pur raccontando vicende drammatiche e spesso macabre, non ha niente di cupo e di angoscioso. E ciò non solo per la storia d’amore che non manca, come avviene comunque in ogni giallo che si rispetti. E’ soprattutto per il tono scanzonato e leggero che l’autore adotta, affidato prevalentemente allo stile vivacemente moderno e al ritmo dinamico dei dialoghi. E’ per l’ironia mai pesante con cui caratterizza personaggi e situazioni, che pur non perdono il loro spessore drammatico.
E’ l’aria di vita giovane e pulita che circola nel romanzo, malgrado il male e la morte che campeggiano sullo sfondo, ad affascinare il lettore e a rendere particolarmente gradevole la lettura.
Link: il sito di Dario Flaccovio Editore – www.darioflaccovio.it
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